In un mondo abituato alla gratificazione istantanea, l’idea di aspettare anni per vedere i risultati di un investimento può sembrare poco attraente. Eppure, il tempo è l’elemento più potente nella costruzione di un capitale finanziario. Non per niente Albert Einstein pare l’abbia definito "l'ottava meraviglia del mondo" riferendosi all’interesse composto. Quando si investe, infatti, non si guadagna solo sul capitale iniziale, ma anche sugli interessi maturati nel tempo. Si crea dunque un ciclo che se lasciato agire abbastanza a lungo può produrre risultati sorprendenti, parlando a livello teorico. La realtà tiene conto di più fattori che non sono prevedibili, dunque non possiamo avere una stima accurata del risultato finale, ma possiamo avvicinarci all'idea -con chiarezza- che investire è sicuramente un'idea migliore al non agire.
Una grande differenza temporale iniziale può avere un impatto decisamente importante sul risultato: pensiamo a due persone, una di venticinque anni ed una di trentacinque. A parità di capitale e rendimento medio annuo, possiamo dedurre che chi investe a venticinque anni ha ben 10 anni in più per sfruttare il rendimento capitalizzato. Aldilà della matematica finanziaria e del risultato, questi dieci anni si possono anche valutare in forma di esperienza nei mercati finanziari, imparando a conoscere i mercati e i propri limiti emotivi, costruendo così un metodo personale e personalizzato. Sono molti i ragazzi che scelgono di non investire perché credono di non avere abbastanza denaro, non sapendo che il capitale passa in secondo piano rispetto alla costanza di investire. Anche cifre modeste, se investite regolarmente, possono costruire una base solida per il futuro. La chiave è iniziare. E non smettere.
Inoltre, iniziare presto permette di prendersi più rischi. Non nel senso di investire irresponsabilmente, ma di poter tollerare eventuali perdite nel breve termine, sapendo di avere tempo per recuperare. Un investitore trentenne può esporsi più al mercato azionario rispetto a uno sessantenne, perché ha l’orizzonte temporale per superare eventuali fasi negative del ciclo.
La finanza personale non è fatta di grandi colpi di fortuna, ma di abitudini corrette. Automatizzare i versamenti, controllare periodicamente il portafoglio, aumentare l'importo investito con l'aumentare delle proprie entrate: sono tutti comportamenti che nel tempo fanno la differenza. Chi inizia presto non solo costruisce più capitale, ma costruisce anche una maggiore libertà. Perché avere risorse investite significa poter scegliere. Cambiare lavoro, dedicarsi a un progetto personale, affrontare un imprevisto senza doversi indebitare. Il denaro, in questo senso, diventa uno strumento di autonomia, non un fine.
Nel lungo periodo, il successo negli investimenti non dipende da quanto si guadagna in un singolo anno, ma da quanto tempo si resta investiti. Ecco perché iniziare prima è più importante che iniziare con tanto. Il tempo è il vero capitale. E ogni giorno in cui si rimanda, è un giorno perso per la crescita.
Sono già presenti sul sito articoli che ti aiutano nella decisione del tuo portafoglio e spiegano come costruire portafogli efficienti; se ne hai voglia consultali ed inizia, Il tempo è il tuo miglior alleato!
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